Calendari 2010: Contadini Svizzeri

Continuiamo la nostra incursione nel vasto elenco dei calendari del 2010 e presentiamo oggi un calendario ironico – o almeno vogliamo leggerlo così: il calendario dei Contadini Svizzeri. E’ uscito, con molto anticipo, già quest’estate in contemporanea con quello delle colleghe Contadine Svizzere.

Una tradizione ormai per la Svizzera che nasce nel 2005 dall’idea di un contadino che voleva riabilitare l’immagine degli agricoltori, forse troppo bistrattati e che diciamocelo, non avevano esattamente un’immagine sexy.

L’idea è subito stata un successo dimostrato anche dalla circolazione delle copie che sono passate dalle 6.000 del 2005, alle 8000 del 2006, 10.000 del 2007, 11.500 del 2008 e 18.500 di tiratura quest’anno.

Sarà una coincidenza, ma pare che le statistiche dimostrino che da quando esiste il calendario dei Contadini e delle Contadine, l’interesse dei giovani nei confronti della vita agricola si sia modificato e si mostri molto più interesse. Il potere di muscoli e cosce lunghe? Pare proprio di si!

Il Bauernkalender, il calendario di paese, ha iniziato i casting molto presto per assicurarsi le migliori bellezze del paese, se ci sia riuscito o meno lo lasciamo giudicare a voi.

I paesaggi di campagna non fanno solo da sfondo, come nei calendari patinati delle modelle o di qualche presunta attrice televisiva, sono proprio i luoghi dove lavorano i contadini-modelli.

Ritratti con capre, seduti sui contenitori del latte o con la motosega in mano. Balle di fieno dappertutto che fanno da ambientazione per questi atletici contadini, che non sembrano per nulla intimiditi nella veste di modelli. Alcuni di loro potrebbero anche fare concorrenza ai veri modelli e, non è detto che non vengano risucchiati nel mondo della moda. Altri invece probabilmente rimarranno a mungere mucche al mattimo presto, ma sicuramente gli rimarrà il ricordo di essere stati oggetti del desiderio di tante fanciulle, ormai non solo in Svizzera.

Un’idea simpatica che ha anche un fine benefico, infatti una parte del ricavato negli anni è stato devoluto ad enti come la Fondazione per l’agricoltura e la disabilità e Terre des Hommes.