Il nuovo calendario Ryanair va a ruba

Spread the love

aerei

Ne restano appena 5000 copie, secondo quanto comunicato dalla stessa azienda: il nuovo calendario della Ryanair, sta andando letteralmente a ruba. La compagnia aerea che,come confermano i dati, sarebbe la preferita al mondo, infatti, ha fatto sapere che presto diventerà un privilegio per pochi poter osservare gli scatti dedicati alle assistenti di volo. Si tratta di una iniziativa di beneficenza e la Germania, fino a questo momento, ne ha presi ben seimila, proclamandosi nazione tra le più “generose”. Il calendario mostra foto sexy di alcune tra le più belle ragazze che vi lavorano e, l’obiettivo è quello di raggiungere 110.000 euro per aiutare i bambini disabili. Per questo, la stessa Ryanair ha ricevuto l’approvazione addirittura dai residenti di città del Vaticano che ne hanno ordinati una trentina.

La compagnia che spesso balza agli onori della cronaca per le sue idee bizzarre, questa volta sembra avere fatto centro convincendo tutti sulle sue buone intenzioni; un successo che, probabilmente, non sperava neppure di avere, tanto che il calendario è già stato venduto in larga parte. E’ anche vero che tale tipo di appuntamento è ormai annuale e, ogni volta, l’acquisto è sempre superiore rispetto ai dodici mesi precedenti. Tuttavia stavolta, è stato superato qualunque pronostico. Chi non riuscirà ad assicurarsene una copia comunque, può sperare come è sempre avvenuto, di comprarlo nei prossimi mesi, a bordo degli stessi aerei della flotta e non perdersi così gli scatti bollenti che le ragazze hanno realizzato.

In tutto i calendari stampati erano originariamente 11.000, ma dopo i tedeschi che ne hanno preso un buon trenta per cento, i britannici che si sono fermati al venti e i meno caritatevoli irlandesi che si sono fermati al quindici per cento, ora ne restano meno della metà.  Per la prima volta, in0ltre, la sua popolarità sta crescendo fino ad allargarsi oltre i confini d’Europa. Sono, infatti, arrivate note di apprezzamento anche da Cina, Messico, Australia, Africa e Giappone.

Lascia un commento