Davide Mengacci, una grande passione per la fotografia

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mengacciDavide Mengacci ha condotto trasmissioni di successo come Cuochi senza frontiere, la Domenica del villaggio e Fornelli d’Italia, ma in pochi sanno che la sua vera passione è la fotografia, arte nella quale riesce a cimentarsi piuttosto bene.

La sua passione segreta, ma neanche tanto, dura da ben quaranta anni e tra i suoi scatti preferiti, ci sono le foto in bianco e nero capaci ancora di farlo commuovere. Ha iniziato a undici anni con una Comet S Bencini e, grazie a quella macchina fotografica pensava di dedicare la sua vita a quella professione, prima che la carriera televisiva prendesse il sopravvento. A quel punto, il suo amore per le immagini d’autore ha rivestito la sua sfera più intima ed è rimasta in una dimensione personale per molti decenni. Solo recentemente, le sue mostre gli hanno dimostrato che il pubblico è in grado di apprezzarlo anche fuori dai panni di mattatore del piccolo schermo, soprattutto grazie ad esposizioni come “Lavoro è donna” a Milano e “Vita minima” a Varese.

Negli anni ha fotografato molti paesaggi europei e italiani, collaborando con prestigiosi quotidiani italiani e con riviste di viaggi, ma soltanto nel 2006 quando la tv lo ha lasciato più libero, ha ripreso a considerarla una vera e propria professione. In quel periodo, ha iniziato a selezionare alcuni vecchi scatti e li ha esposti al “Centro italiano della Fotografia d’autore” , ad Arezzo, nel corso della mostra “Fotoamatori insospettabili” e ha ottenuto una grande attenzione.

Mengacci che da qualche mese ha deciso di utilizzare soltanto fotocamere digitali, non sceglie mai soggetti a caso: tutto è curato e selezionato con cura e il risultato finale lo dimostra. Del resto, la passione per la fotografia in lui ha radici lontane, legate alla sua infanzia. La madre, infatti, era una costumista al Piccolo Teatro e alla Scala di Milano e aveva spesso contatti con alcuni tra i più grandi fotografi del mondo. Il piccolo Davide, allora, restava affascinato da questi strumenti in grado di catturare ogni attimo della vita umana e, sin da quel periodo, ha deciso che uno spazio nel suo cuore sarebbe stato per sempre dedicato alla fotografia.

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