Due mostre fotografiche sui misteri della Sacra Sindone

La Sacra Sindone, il lenzuolo di lino conservato all’interno del Duomo di Torino, costituisce uno dei misteri più grandi di fronte al quale l’intero genere umano non sa trovare risposte definitive. Si pensa che possa essere servito per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro e miracolosamente siano rimasti impressi i segni di un uomo torturato, crocifisso e con una corona di spine alla testa. Sembra che vi si trovino anche delle macchie di sangue, ma gli studi su questo prezioso reperto durano da secoli. Nel mese di maggio, dal 10 al 23, sarà di nuovo esposta nel capoluogo piemontese e per l’occasione saranno organizzate anche delle mostre fotografiche, per meglio illustrare il programma di restauro avvenuto nel 2002 e che solo adesso ha portato il telo ad essere nuovamente visibile al pubblico.

A Torino, sarà allestito un percorso di preparazione alla visione del lenzuolo, composto soprattutto da immagini inedite e ad altissima risoluzione. Del resto l’ultima ostensione, cioè l’esposizione pubblica, è avvenuta dieci anni fa in occasione del Giubileo. Una manifestazione collaterale all’evento approderà anche in Puglia, a Canosa con la mostra fotografica sulla Sindone, dal titolo: “Il volto di Colui che ha visitato il suo popolo”che si terrà dall’11 al 25 aprile nella Chiesa della Passione. Tale progetto sarà presente pure in altre città come Milano, Palermo, Brescia, Ivrea, Reggio Emilia e Piacenza.

Grande afflusso di fedeli è quindi previsto in tutta Italia anche se da centinaia di anni si cerca di capire attraverso studi, alcuni dei quali moto validi, se si tratta dell’immagine di Cristo o semplicemente di un uomo che ha subito la medesima tragica fine. Ma per chi crede i dubbi non esistono, mentre per gli scettici il mistero ha il suo fascino e, quindi, questa testimonianza storica di inestimabile valore rappresenta comunque uno dei più grandi eventi religiosi e finalmente quest’anno tornerà ad essere esposta.