Fotografia, lo Spazio Forma compie cinque anni

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spazio forma

E’ spesso la sede di allestimenti di mostre di notevole interesse e, del resto, è nato proprio a questo scopo, lo Spazio Forma di Milano che adesso compie cinque anni. All’interno di uno storico deposito dei tram messo a disposizione da Atm, un lustro fa, ha preso vita il primo esempio di “Casa della fotografia” della città, creato da un progetto portato avanti tra Edizioni Contrasto e Fondazione Corriere della Sera. Nel 2005, ci fu la prima grande rassegna che segnò l’inizio di una fortunata serie di eventi a tema. In quell’occasione il protagonista assoluto fu Gianni Berengo Gardin e la strada seguita iniziò ad essere sempre la stessa: la promozione di quest’arte a 360°, la volontà di diffonderne al conoscenza a tutti i livelli e, soprattutto, di dare vita ad un esempio, più unico che raro, di punto di riferimento sia per i professionisti che per gli amatori. Uno spazio insomma che somigliasse molto a quello già esistenti da tempo in parecchie città europee.

Un pò quello che è oggi, non soltanto uno spazio espositivo, ma luogo di confronto, approfondimento e dibattitto. Il presidente Roberto Koch, a tal proposito, ha dichiarato: “La ricchezza dei beni storico-artistici italiani è tale da creare talvolta un deficit di attenzione al linguaggio contemporaneo della fotografia. Forma è un progetto per colmare questa carenza”.


Nel periodo del compleanno si è assistito alla presenza di più di 250mila visitatori e la trasformazione da società a fondazione, da ente privato ad istituzione no profit. Stretti i rapporti con l’estero, hanno permesso anche di far arrivare in Italia mostre come Life o i grandi fotografi come Henry Cartie-Bresson e Richard Avedon. Intanto il programma dei prossimi mesi è piuttosto fitto, perchè fino al 12 settembre ci sarà “Vite private” di Erwin Olaf e “Sulla scena” retrospettiva di Phil Stern, il fotoreporterer dei miti di Hollywood. Si proseguirà con Robert Doisneau, Mick Jagger e Paolo Pellegrin.

foto di: flickr

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