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Foto di Steve McCurry della mostra Oltre lo sguardo

5 straordinarie foto di ritratto scattate da Steve McCurry

Steve McCurry è senza ombra di dubbio uno dei fotoreporter più celebri ed apprezzati al mondo. Recentemente Steve McCurry ha allestito una mostra retrospettiva in Italia, presso la bellissima Villa Reale a Monza, intitolata Steve McCurry: Oltre Lo Sguardo che ha avuto inizio il 30 ottobre e che si terrà sino al 6 aprile del prossimo anno. Con tale mostra Steve McCurry ha scelto di esporre ben 150 fotografie scattate nell’arco dei suoi trenta anni di carriera.

Le foto visibili accedendo alla mostra sono state scattate in ogni dove del globo terrestre e ritraggono persone e culture diverse andando inoltre a mettere ben in risalto quella che è la notevole ed indiscussa bravura del fotografo nel riuscire a scovare ed immortalare l’essenza dell’uomo attraverso l’obiettivo di una macchina fotografia. Di tutte le foto visibili alla mostra noi abbiamo scelto di mostrarvene cinque. Di seguito è quindi possibile ammirare alcune straordinarie foto di ritratto scattate da Steve McCurry.

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Fotografare l’acqua

La primavera e l’estate, di solito, sono i periodi migliori per fotografare gli specchi d’acqua, che si tratti di mari a perdita d’occhio, di fiumi o di piccoli laghi. In effetti, uno scatto di questo tipo ha il suo fascino pure in inverno e in autunno, ma è con il sole e il cielo blu che le istantanee risultano chiaramente più brillanti, allegre e ricche di colori. Aggiungere questo elemento alle immagini è molto importante perchè attira l’attenzione e regala carattere. Interessante, in questo senso, è dedicarsi anche ai riflessi. Vediamo dove è possibile trovarli:

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Bianco e nero: quando utilizzarlo

Il bianco e nero colpisce sempre e comunque: anche se restano in molti ad amare il colore, l’occhio umano non può fare a meno di essere catturato dall’intensità di uno sfumato senza gradazioni cromatiche accese, capace di accendere emozioni anche forti. In questo senso, tale tipo di fotografia appare perfetta soprattutto per i ritratti. Uno stile che non sembra mai del tutto estraneo all’osservatore, soprattutto perchè nell’ultimo secolo e fino a un decennio fa, la maggior parte di tali tipi di istantanee erano proprio in bianco e nero.

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Blake Lively, i ritratti del fotografo Norman Jean Roy per Allure

Dalla rivista Allure non hanno voluto altre che lei, Blake Lively, come cover girl del numero di ottobre del 2010. Giovane, amata da ragazze e donne più mature e, soprattutto, bellissima, era la rappresentante ideale della freschezza autunnale espressa sulla copertina del magazine. L’attrice di Gossip Girl si è, quindi, lasciata immortalare dal fotografo Norman Jean Roy, mostrando di saper indossare a meraviglia anche abiti eleganti e impreziositi da vari accessori, oltre che i vestiti necessari e previsti dal copione.

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Lady Gaga, immagini trasgressive per Esquire

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La vera notizia sconvolgente forse sarebbe quella di vedere Lady Gaga, in versione pudica e dimessa, dato che alla pose provocanti, agli sguardi languidi e alle immagini senza censura, ormai ha abituati tutti da tempo. Tuttavia lo scoop è servito ugualmente, dato che Esquire propone degli scatti esclusivi della cantante che la ritraggono quando ancora lavorava e si esibiva con il suo vero nome e cioè Stefani Joanne Angelina Germanotta. Dalle chiare origini italiane, la giovane tentava di diventare famosa già a partire dal 2006 e, girando per i locali di New York e conquistando le grazie dei dj più famosi, non opponeva alcuna resistenza di fronte a proposte di foto hot, che tra l’altro ha mostrato abbondantemente di non temere affatto. Nelle foto, la si può osservare in diversi momenti della sua breve ma folgorante carriera, fino a pochi mesi prima dell’album che l’ha lanciata nel 2008, “the fame” con il singolo “Poker face”.

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Lisette Model e le fotografie con lo stomaco

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I consigli di fotografia che Lisette Model dava negli anni Cinquanta ai suoi allievi erano certamente curiosi, ma otteneva in questo modo degli eccellenti risultati.“Fotografate con lo stomaco” consigliava ai più giovani e con questa frase intendeva certamente dire che non sempre quando si scatta si deve cercare l’immagine perfetta, quanto suscitare una forte emozione. Per celebrare la nota fotografa viennese, Il Jeu de Paume, a Parigi, ha organizzato una personale, a cura di Cristina Zelich. Alla New York School for Social Research , tra gli altri, ai tempi di Lisette si trovavano anche artisti come Diane Arbus, Larry Fink e Rosalind Solomon.

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Ritratti e istantanee perfetti, un obiettivo possibile

RITRATTOSfogliando un album, a tutti è capitato di notare che la maggior parte delle foto riguardano persone che siano parenti, amici o perfetti sconosciuti. Il risultato non cambia durante i viaggi; sono pochi, infatti, i fotografi che tornano a casa  con in mano soltanto scatti di paesaggi. Sono i volti e le espressioni della gente a rendere un momento immortale in molti casi e questo è un fattore che consciamente o inconsciamente colpisce chi sta dietro all’obiettivo. L’unica regola fissa è la qualità: che sia uno sfondo incantevole o un anziano capo villaggio, quello che tutti vogliono ottenere è una istantanea che catturi l’attenzione e che risulti tecnicamente perfetta. il fotografo, in definitiva, è un moderno pittore che non è contento della leggera somiglianza del soggetto con quanto da lui prodotto; vuole che il suo quadro parli, evochi emozioni profonde.

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La profondità di campo e il diaframma

Nella vita di ogni individuo scorrono moltissime immagini, buona parte delle quali vengono rese “immortali” da una fotocamera e dalla relativa fotografia. Per la realizzazione di quest’ultima, possono essere utilizzate … Leggi il resto