Fotografare l’acqua

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La primavera e l’estate, di solito, sono i periodi migliori per fotografare gli specchi d’acqua, che si tratti di mari a perdita d’occhio, di fiumi o di piccoli laghi. In effetti, uno scatto di questo tipo ha il suo fascino pure in inverno e in autunno, ma è con il sole e il cielo blu che le istantanee risultano chiaramente più brillanti, allegre e ricche di colori. Aggiungere questo elemento alle immagini è molto importante perchè attira l’attenzione e regala carattere. Interessante, in questo senso, è dedicarsi anche ai riflessi. Vediamo dove è possibile trovarli:

Il fotografo che decide di scattare foto con l’acqua ha la fortuna di sapere che si trova ovunque, persino in un’area urbana dopo un forte acquazzone e, in questo caso, con un minimo di esperienza si possono ottenere dei fantastici risultati. Tutto sarà infatti bagnato e rifletterà gli edifici e il cielo. Tutti i riflessi, quindi, possono essere inseriti nelle composizioni e se si aggiunge un pò di colore gli scatti prenderanno quasi vita lasciando di stucco chi guarderà il prodotto del vostro click.

Ovviamente, visto che è chiaro che con i riflessi si possono creare delle immagini interessanti, il primo passo è quello di partire alla scoperta di aree dove se ne trovano in quantità, che non interessano soltanto la città. Nelle zone rurali, ad esempio, un’immagine speculare perfetta di un lago può creare un effetto notevole. Se amate le foto naturalistiche, insomma, l’acqua non può mancare. I fiumi e i laghetti offrono uno sfondo perfetto, in particolar modo per gli uccelli acquatici, che attendendo pazientemente potrete riprendere. Nei mesi primaverili, del resto, è qui che portano i loro piccoli o vengono a rinfrescarsi regalando sfondi superbi. Allenatevi anche se non siete degli esperti a produrre foto di questo genere e in breve tempo vi accorgerete dei vostri miglioramenti.

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