Bianco e nero: quando utilizzarlo

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Il bianco e nero colpisce sempre e comunque: anche se restano in molti ad amare il colore, l’occhio umano non può fare a meno di essere catturato dall’intensità di uno sfumato senza gradazioni cromatiche accese, capace di accendere emozioni anche forti. In questo senso, tale tipo di fotografia appare perfetta soprattutto per i ritratti. Uno stile che non sembra mai del tutto estraneo all’osservatore, soprattutto perchè nell’ultimo secolo e fino a un decennio fa, la maggior parte di tali tipi di istantanee erano proprio in bianco e nero.

Bisogna tenere conto, poi, del fatto che questo stile è una scelta che a volte si decide di fare pure per esaltare la personalità del soggetto che, in tal modo, ne esce fuori più forte e incisiva. Come se non bastasse, l’eventuale aggiunta di illuminazione laterale è efficace a creare un netto contrasto tra luci e ombre, per una foto da ricordare.

Il bianco e nero esalta anche i paesaggi urbani ed, infatti, la gran parte delle immagini di architettura non abbandonano questo ben più serio (e carico di dettagli in primo piano) modo di evidenziare la scena. Si pone in risalto, così, il profilo degli edifici, meglio ancora se le istantanee sono scattate al mattino presto quando pochi elementi possono distrarre l’attenzione e il traffico è limitato. Ancora, si può approfittare della luce di un sole basso nel cielo. Il fotografo più attento e, soprattutto, con una maggiore dose di esperienza, può approfittare di tale elemento naturale per sfruttare le lunghe ombre che si creano intorno e fotografare una pietra o il cemento così illuminato. Insomma, tutto ciò che lo ispira quando sta per scattare. Il risultato sarà eccellente, facendovi rendere conto di quanto, spesso, non sia necessario ricorrere a trucchi fotografici particolari, ma basta sapere osservare e sfruttare quello che la stessa natura fornisce.


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