Lei è la “cattiva ragazza” per eccellenza, almeno questa è l’immagine che le dipingono addosso i media americani e internazionali e, per la verità Lindsay Lohan, non fa più di tanto per mostrare un altro lato di se stessa, forte del fatto che la pubblicità negativa porta più successo. Amori ambigui, abuso di alcol e stupefacenti, condanne varie: non manca proprio nulla nella sua vita, se non la carriera che, piano piano, sembra colare a picco. Intanto nei giorni scorsi, la foto qui a lato, è comparsa su Twitter scatenando un sacco di polemiche. La bella attrice, infatti, lecca una pistola vestita da suora, provocando coloro che ritengono questa immagine piuttosto blasfema. Adesso, però, è arrivata la spiegazione. Si trattava, infatti, di una delle prove per il suo nuovo lungometraggio dal titolo “Machete“, di Robert Rodriguez.
Dall’Africa all’Antartide: un grande successo di pubblico alla mostra fotografica
Tutti amano viaggiare, se non fisicamente almeno con la mente e osservare le bellezze che la natura ancora riserva alle creature viventi, trovando in questo modo relax e speranza per un futuro fatto non solo di cemento e tecnologia. Sarà anche questo uno dei motivi che ha permesso un successo strepitoso, alla mostra fotografica del matelicese Erminio Burzacca, dal titolo “Dall’Africa all’Antitartide”. L’artista che è abituato a girare il mondo e produrre immagini e reportage di grande valore culturale, ovviamente, non può mostrarsi che soddisfatto.
Fotografia, lo Spazio Forma compie cinque anni
E’ spesso la sede di allestimenti di mostre di notevole interesse e, del resto, è nato proprio a questo scopo, lo Spazio Forma di Milano che adesso compie cinque anni. All’interno di uno storico deposito dei tram messo a disposizione da Atm, un lustro fa, ha preso vita il primo esempio di “Casa della fotografia” della città, creato da un progetto portato avanti tra Edizioni Contrasto e Fondazione Corriere della Sera. Nel 2005, ci fu la prima grande rassegna che segnò l’inizio di una fortunata serie di eventi a tema. In quell’occasione il protagonista assoluto fu Gianni Berengo Gardin e la strada seguita iniziò ad essere sempre la stessa: la promozione di quest’arte a 360°, la volontà di diffonderne al conoscenza a tutti i livelli e, soprattutto, di dare vita ad un esempio, più unico che raro, di punto di riferimento sia per i professionisti che per gli amatori. Uno spazio insomma che somigliasse molto a quello già esistenti da tempo in parecchie città europee.
Festival D’Arles: grande successo, nonostante la fotografia tradizionale sia “morta”
Il curatore della mostra dell’argentino Leòn Ferrari, vera stella in occasione dei Rencontres d’ Arles, ha lanciato una provocazione, di quelle destinate e creare polemiche e discussioni per parecchio tempo. Secondo Andrés Duprat, infatti, la fotografia tradizionale o come espressione fine a se stessa, non esiste più. Oggi questa raffinata tecnica va inserita in altre manifestazioni artistiche umane, a partire dalla scultura fino ad arrivare alla pittura e al collage. Insomma, in una parola contaminazione, elemento che non manca mai in ciò che produce lo stesso Ferrari. In ogni caso, però, tale tendenza riguarda più o meno soltanto lui attualmente, almeno per quel che concerne i partecipanti alla kemesse fotografica.
Gq esalta la bellezza di Zoe Saldana, con foto indimenticabili
Lei si è fatta notare in “Avatar”, dove se non rappresentava il massimo della bellezza femminile, poco ci mancava e, adesso, non ci sta a finire nell’ombra fino alla prossima pellicola di successo, soprattutto in una estate come questa piena di belle donne in copertina. Per Zoe Saldana, quindi, le foto sexy ed intriganti le scattano i fotografi dell’edizione britannica di “Gq”, dove appare con un costume nero stretto e aperto a lasciare scoperto i fianchi perfetti. Per “acchiappare” più fans ed aumentare le vendite di un magazine che, comunque, non ne ha bisogno più di tanto, ci pensano le sue dichiarazioni bollenti. Come aveva già detto in passato, adesso ribadisce di amare il “sesso forte” e, ancora, di saper “riconoscere gli uomini dalle mani“.
iPod Touch e il mistero della fotocamera
Sono milioni nel mondo i fans di Apple, che si affretta annualmente a proporre nuovi prodotti i quali, quasi sempre, arrivano sul mercato o almeno vengono presentati, dopo l’estate. Questo soprattutto per quel che concerne gli iPod. Nel periodo della bella stagione, quindi, sotto gli ombrelloni o in giro per le città deserte, si scatena la chiacchiera che vede come protagonisti coloro che credono che gli ultimi modelli avranno una funzionalità, piuttosto che un’altra. Anche stavolta, perciò, si comincia a parlare di una possibile fotocamera sull‘iPod touch, anche se poi una manciata di mesi fa, questa tanto attesa sorpresa fu disullusa. Ci si chiede nello specifico, se ci sarà, dove potrebbe essere posizionata, quale sarebbe la risoluzione del sensore e, ancora di più, se il design dovrà subire delle sensibili modifiche.
“Amazzonia arrosto”: a Varese la mostra fotografica
Il titolo è curioso, ma la mostra promette di essere davvero interessante, anche perchè interamente dedicata a quello che costituisce uno dei pochi “polmoni verdi ” rimasti al mondo. L’appuntamento fotografico in questione, si intitola “Amazzonia arrosto” e si tratta di un viaggio affascinante tra le bellezze naturalistiche e gli aspri paesaggi, a metà fra il paradiso e un ambiente minaccioso. Fino al prossimo 25 luglio, a Varese Sala Nicolini nell’omonima strada, come riportato sul sito on line di Varese notizie, sarà possibile osservare queste immagini. Ad organizzare l’evento è Greenpeace Gruppo Locale e chinque potrà visionare l’installazione tutti i giorni dalla 9 alle 12 e dalle 14 alle 19, con ingresso gratuito. Soltanto il venerdì, non sarà possibile prendere parte all’iniziativa.
Le fotografie di Phil Stern e Orwin Olaf fino al 12 settembre allo Spazio Forma di Milano
Un fotografo dalla grandissima esperienza e un vero e proprio maestro del reportage americano: si tratta di Phil Stern, classe 1919, che nel corso degli anni ha ripreso decine di divi del cinema e del mondo dello spettacolo. Scatti in bianco e nero molto suggestivi che, fino al prossimo 12 settembre si potranno ammirare allo Spazio Forma di Milano. Ad affiancare i suoi pregevoli lavori anche Erwin Olaf, un altro artista impareggiabile riguardo alla moderna fotografia del ritratto. Per meglio commemorare tale evento, Contrasto ha pubblicato pure un libro dal titolo “Sulla scena”, a cura di Alessandra Mauro. Un progetto interessante, soprattutto perchè riguarda il primo volume scritto in lingua italiana e dedicato alle opere dello stesso Stern.
Christian Serratos: timida in Twilight e spregiudicata davanti all’obiettivo
Nella saga di Twilight interpreta la parte di Angela, buona, timida e schiva ragazza tra le amiche più care della protagonista, Bella. Quando le telecamere si spengono, però, torna ad essere una ragazza come tutte le altre e gli occhi bassi nascosti dietro agli occhiali del suo personaggio, vanno via in un baleno mentre assume un’aria sexy e aggressiva, soprattutto davanti all’obiettivo. Christian Serratos si lascia fotografare per Maxim e racconta un pò delle esperienze che hanno costellato la sua giovane vita, fuori dal set.
La mostra fotografica su “La Dolce Vita”, arriva a Gerusalemme
Una mostra fotografica di Rino Barillari, dedicata all’epoca de “La Dolce Vita”, sbarca al Jerusalem Film Festival, la rassegna cinematografica più importante del Medio Oriente. L’occasione è il Cinquantenario del mitico film di Federico Fellini e, per questo motivo, l’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv ha portato avanti tale interessante progetto con l’Associazione Culturale Golda International Events. L’installazione avrà l’omonimo titolo e il pubblico estero potrà vedere l’atmosfera che si respirava nella Roma degli anni ’60, proprio quando uscì il lungometraggio che ne raccontava il momento felice. Da quel periodo tutto il mondo cominciò a vedere sotto un’altra luce la Via Veneto, mentre dall’altro lato si assisteva al boom economico e la ricostruzione dopo il conflitto Mondiale. Cinecittà diventò importantissima e iniziò ad essere chiamata la Hollywood sul Tevere. Erano anche gli anni in cui Rino Barillari, muoveva i primi passi e diventava, piano piano il gande fotografo che è adesso.