Henry Thomas, ecco le foto del bambino del protagonista di E.T. l’extra-terrestre

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Il film è un capolavoro assoluto e resiste a mode passeggere e ai tempi che cambiano e uno dei suoi protagonisti, torna a farsi vedere. La pellicola in questione è E.T. l’extra-terrestre, il lungometraggio di Steven Spielberg e il ragazzo di cui parliamo, oggi un uomo è Henry Thomas, il baby amico dell’alieno. Per l’occasione è stato fotografato da Vanity Fair. In realtà, è stato e resta il giovane più famoso del cinema e tanti bimbi della sua età, hanno sperato di poter vivere una avventura tanto particolare nella vita. Oggi lui ama coltivare  fiori e suona in una rock band, si è sposato e ha tre figli. Ricordando il set, però, ha ancora nostalgia ed ha raccontato al magazine tra uno scatto e l’altro: “Ricevo ancora assegni grazie a quella pellicola, ma i miei compagni di classe mi pestavono per invidia“. Insomma un bellissimo periodo della vita che è diventato pure bruttissimo per colpa di persone poco sincere delle quali, suo malgrado, era attorniato:  “Ero un bersaglio facile: tutti cercavano di mettermi la testa nella tazza del cesso e tirare lo sciacquone. Forse era gelosia, forse solo che eravamo ragazzi: non capivano perché ero tornato a scuola dopo tutto quel successo. Dovetti chiudermi in casa per un po’, e provai anche l’homeschooling per paura di varcare la soglia della scuola: fu dura, ma poi le cose migliorarono“. Oggi la sua casa è a Los Angeles ed ha compiuto i 40 anni, è sereno e si gode la vita: “A volte ho rimpianto l’essere stato il bambino di E.T.: ora sono orgoglioso di avere preso parte a un film entrato nella storia del cinema”. Il film di Spielberg resta davvero indimenticabile e ha agguantato molti riconoscimenti. Ha vinto, infatti, nove premi Oscar e incassato 800 milioni di dollari:  “Per il film ricevetti una paga base, i soldi arrivarono con le royalties sul marketing dei prodotti associati. Ogni tre mesi ricevo ancora un assegno, non è abbastanza per vivere o per ritirarmi in pensione, ma mi permette di scegliere i miei progetti”.

Photo credit: Vanity Fair

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