Lou Reed, un artista e anche un fotografo

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Un artista a tutto tondo come si suol dire e, in questo senso, Lou Reed diventa un fotografo. Considerato la leggenda del rock, a settanta anni suonati, dimostra di essere molto bravo anche nel settore in questione. Ecco perché di recente, ha presentato a Parigi il suo libro “Rimes – Rhymes”, che contiene 300 suoi scatti. Inutile dire che per la qualità delle istantanee ha lasciato tutti di stucco. Un lavoro lungo il suo e per nulla improvvisato, solo che nel tempo ha evitato di fare troppa pubblicità sui suoi reali meriti.  Ci ha messo ben 46 anni a racimolare il grande materiale che ora ha a disposizione. Vagabondando per il mondo, ha trovato il meglio in giro e lo ha immortalato, prima di poterlo mostrare al pubblico che lo segue da decenni. Si è portato dietro sempre il suo apparecchio fotografico e al momento buono scattava. La rockstar newyorkese, durante la conferenza di presentazione, si è presentata con una felpa nera con cappuccio indosso e un paio di piccoli occhiali rotondi. Quasi piccolo nella sua grandezza, ha risposto alle domande in conferenza stampa nella capitale francese. Ha detto subito una frase che ha colpito immediatamente i giornalisti: “Sì, penso che Dio, se esiste, dovrebbe possedere una Leica”. Con tale affermazione, tra l’altro, ha ripreso la citazione del frontespizio del grosso volume pubblicato in Francia dalla casa editrice “Photosynteses”, in versione bilingue franco-inglese. Ha quindi continuato dicendo che si tratta di un “piccolo omaggio a Leica”. Il noto brand di fotografia ringrazierà, anche perché ricevere pubblicità gratuita da un artista come Lou Reed non accade certo tutti i giorni. Un vero artista, comunque, sa stupire sempre e lui nella sua lunga carriera non è mai stato scontato, anzi, ha saputo guardare avanti, anticipare i tempi e conquistare una fetta di pubblico sempre più vasta.

 

 

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