Roma, una mostra dedicata ai fotografi italiani in Iran nell’Ottocento

Spread the love

iranmappaLa Persia Quajar. Fotografi italiani in Iran 1848-1864″: si intitola così la mostra allestita a Roma fino al prossimo cinque aprile, per celebrare il lavoro compiuto da un gruppo di artisti nazionali che operarono in Persia sotto il regno di Na’seroddin Shah della dinastia qajar. Le immagini sono visibili all’Istituto Nazionale per la Grafica, nell’ambito delle celebrazioni del trentacinquesimo anniversario dalla sua fondazione.

La maggior parte delle foto non sono mai state esposte al pubblico e sono il frutto di una lunga ricerca attraverso prestigiose collezioni pubbliche e private, sia italiane che straniere, come  ad esempio la Biblioteca Marciana di Venezia, la Biblioteca Reale di Torino,il  Metropolitan Museum di New York, l’Archivio Cerruti di Palermo, il Middle East Centre Archive di Oxford e il Museo Preistorico Etnografico Luigi Pigorini di Roma. Sono più di cento gli scatti presentati  nel corso dell’allestimento a cui sono affiancati per meglio inquadrare il periodo storico e le aree di interesse, litografie, dipinti coevi e disegni, realizzati da illustratori del Belpaese sempre nello stesso periodo e, a volte, proprio nelle medesime occasioni. Sempre in Persia, precisamente nel 1862, ha avuto luogo una missione oggi raccontata nei dettagli grazie all’esposizione di documenti e reperti che vanno quindi a completare un quadro internazionale particolare e poco conosciuto che ha riguardato in particolare gli italiani. Molto di questo materiale è stato ritrovato all’interno del‘Archivio Cerruti di Palermo ed è inserito, tra l’altro, all’interno del catalogo dedicato all’evento e curato da Maria Francesca Bonetti e Alberto Prandi.

Si tratta di un evento di grande rilevanza perchè probabilmente grazie a queste foto è possibile avere alcune tra le prime informazioni del mondo cagiaro. Nello specifico, testimonianze uniche di quello che fu l’Iran un secolo e mezzo fa, le hanno lasciate Luigi Pesce e Antonio Giannuzzi, entrambi attivi in Persia come istruttori militari della Shah e grandi fotografi che hanno lasciato  immagini inedite di Tabriz, Teheran, Persepoli, Isfahan e Qom.

Lascia un commento