L’Etna torna ad eruttare per l’ottava volta nel 2011

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Gli abitanti della Sicilia orientale sono abituati al borbottio dell’Etna, gigante lavico attivo che di solito non crea danni troppo seri ma è in continuo movimento interno ed esterno. Quest’anno però la sua presenza è diventata ancora più invadente e per l’ottava volta ha ripreso ad eruttare. Si è quindi risvegliato il vulcano che ha mostrato ai presenti una suggestiva quanto spettacolare attività stromboliana da parte della “bocca” posta sul fianco orientale del cono del cratere sud-est.

Impossibile non accorgersi di quanto stava accadendo visto che subito si sono avvertiti dei forti boati, con fontane di lava che hanno raggiunto una altezza di 450-500 metr. Da qui si è sviluppata una grande nuvola di cenere che è stata spinta dal vento verso est, giungendo come sempre verso i balconi delle abitazioni. Tutto regolare, però, per quanto riguarda il traffico aereo ed infatti all’aeroporto di Catania non si è registrata nessuna chiusura e lo scalo è rimasto completamente operativo.

Nel frattempo, una colata lavica è scesa lungo la parete occidentale della desertica Valle del Bove. La cenere, invece, è finita direttamente su alcuni centri abitati come Milo, Zafferana Ente, Giarre e Riposto, un fenomeno che avviene spesso. Si tratta, quindi, dell’ottavo fenomeno parossistico dell’anno, il terzo di questo di tipo in tre settimane che è durato per qualche tempo. Nei giorni precedenti un simile evento aveva interessato il catanese per tre ore circa con la nube di cenere emessa dal vulcano che era stata spinta dal vento verso est e neppure in quel caso aveva creato disagi all’aeroporto Fontanarossa di Catania. Gli esperti non si pronunciano lasciando intendere insomma che non si tratta altro che di una situazione di routine per un vulcano giovane e attivo e la popolazione è ormai pronta a convivere con il gigante quasi sempre buono che solo in passato e raramente ha minacciato i centri abitati.

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