Peter Lindbergh, le foto di moda alla Reggia di Venaria

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Naomi Campbell, Cindy Crawford, Linda Evangelista, Christy Turlington e Tatjana Patitz ritratte sulla spiaggia, senza trucco e con delle semplici camicie bianche: sono le super top degli anni Novanta immortalate nel 1988 sulla spiaggia di Santa Monica in uno dei più celebri scatti di Peter Lindbergh, uno dei più grandi fotografi di fashion a livello internazionale.

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Ed è dedicata proprio al fotografo tedesco, che ha realizzato per ben tre volte il Calendario Pirelli, prediligendo la bellezza degli scatti in bianco e nero, la mostra evento Peter Lindbergh. A different vision on fashion photography che si apre il 7 ottobre, alla Reggia di Venaria Reale, a Torino dove resterà allestita fino al 14 febbraio 2018. 

Una mostra per appassionati di fotografia e di moda, divisa in 9 sezioni,  Supermodel, Stilisti, Zeitgeist, Danza, Camera Oscura, L’ignoto, Il grande schermo, Icone, che ripercorre i 40 anni della carriera del fotografo attraverso materiale esclusivo, dalle immagini inedite al pubblico ai suoi appunti personali, dagli elementi di allestimenti scenografici agli scatti con le polaroid, fino ai provini, spezzoni di film o gigantografie tutte da ammirare. Ogni sezione viene arricchita da interviste video e una video installazione interattiva.

La rassegna, ideata dal Kunsthal di Rotterdam e organizzata dal Consorzio delle Residenze Sabaude, offre un percorso inedito dello sguardo del fotografo che ha saputo come nessun altro liberare la bellezza femminile dagli accessori e dagli artifici raccontando la donna nella sua verità e rifiutando ritocchi che sul viso e sul corpo delle modelle che offrono un’immagine alterata della realtà. Lindbergh ha saputo liberare la bellezza dagli accessori e dagli artifici raccontando la donna nella sua verità e rifiutando ritocchi che sul viso e sul corpo delle modelle che offrono un’immagine alterata della realtà. Oltre alle modelle, anche attrici, come Kate Winslet o Charlotte Ramplig o ballerine immortalate nel pieno della loro bellezza. Ma anche Kate Moss lontana dalla bellezza adolescenziale degli Anni Novanta che troneggia sul manifesto della mostra evento.

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