Immagini in bianco e nero

immagini bianco e neroImmagini in bianco e nero, ed è tutta un altra vita. Non siamo impazziti, ma vogliamo solo proporvi un modo per migliorare le vostre fotografie in fase di postproduzione. Ma perché si dovrebbe usare il bianco e nero per migliorare le fotografie a colori?

Si tratta in realtà di un processo temporaneo. Convertite in bianco e nero le vostre fotografie per ragionare meglio a livello visivo su contrasti, saturazione, tonalità e luminosità.

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Obiettivo Nikon 105mm Macro

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Il metodo più semplice per lavorare con la macrofotografia è quello di utilizzare speciali obiettivi macro. Uno di questi è senza dubbio il 105mm f/2.8G AF-S VR Micro-Nikkor, obiettivo di casa Nikon con un sistema di riduzione delle vibrazioni di seconda generazione (VR II) che aiuta anche nel lavoro a mano libero quando non è possibile utilizzare un cavalletto e non possiamo avere un tempo di posa veloce.

Il sistema di messa a fuoco è particolarmente silenzioso e lo rende ideale per la fotografia naturalistica in cui anche il minimo rumore di troppo può spaventare gli insetti e far perdere lo scatto perfetto.

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Alla scoperta della Macrofotografia

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La Macrofotografia è una tecnica fotografica molto importante soprattutto per la fotografia naturalistica. Utilizzando delle speciali lenti, macro appunto, si può riprodurre in grandi dimensioni un soggetto molto piccolo.

Quando si utilizzava la pellicola si usava dire che la macrofotografia era quel tipo di immagine per cui il rapporto tra le dimensioni del soggetto e quelle della sua immagine sul negativo era superiore ad 1:1. Con la fotografia digitale chiaramente questo tipo di rapporto non esiste più e non c’è nemmeno una definizione ufficiale di macrofotografia perché i CCD hanno grandezze diverse e non c’è uno standard.

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Le donne beduine di Monica Biancardi

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Monica Biancardi è una fotografa campana classe 1972. Insegna disegno e storia del costume e lavora con la Galleria Franco Riccardo di Napoli. La sua mostra Tra le Immagini sarà ospitata dal 28 novembre 2009 al 10 gennaio 2010 al MAV – Museo Archeologico Virtuale di Ercolano e al Museo Civico del Torrione di Forio d’Ischia (NA).

Negli ultimi anni (2005 – 2009) la sua ricerca a livello fotografico si è concentrata su un progetto ai confini tra indagine sociale e antropologia. Si è recata fra le donne delle comunità beduine in Palestina, vivendo con loro le mille difficoltà quotidiane di una minoranza nella minoranza, che fatica a resistere.

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Magnum Photos, storia di un’agenzia di successo

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La Magnum Photos è senza dubbio una delle agenzie fotografiche più importanti del mondo. E’ stata fondata nel 1947 niente meno che da Robert Capa ed Henri Cartier-Bresson insieme a David Seymour, George Rodger, Maria Eisner e Rita Vandivert.

Lo scopo di questa agenzia era ed è quello di proteggere il diritto d’autore dei fotografi che ne fanno parte. Inoltre lascia liberi i fotografi di lavorare sui temi che sentono maggiormente, permettendo loro di fare reportage più approfonditi rispetto a quelli sotto commissione per una rivista.

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Obiettivi decentrabili

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Dopo avervi parlato della regola di Scheimpflug, sarà ormai chiaro perché per certe professioni, come quella del fotografo di architettura, è davvero necessario avere nella propria attrezzatura gli obiettivi decentrabili.

Questi speciali obiettivi hanno infatti dei movimenti di basculaggio (orizzontale e verticale) e decentramento (orizzontale e verticale) che aumentano la profondità di campo, consentendo quindi di mantenere a fuoco tutto il soggetto. Inoltre correggono l’effetto “a piramide”, quell’effetto che fa risultare gli edifici con la base larga e la punta stretta proprio perché spesso fotografiamo le strutture dal basso verso l’alto. Questo effetto a volte può anche essere considerato attraente, ma di certo non rappresenta le realtà delle proporzioni.

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In arte, Buddha – Shinjo Ito fotografo-scultore

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Nel 2006 si celebrava il centenario della nascita di Shinjo Ito e sua figlia, l’attuale capo spirituale dell’Ordine Buddhista Shinnyo-en, ha così realizzato una mostra itinerante di 100 opere realizzate dal padre, uno dei più importanti artisti giapponesi moderni e fondatore del movimento spirituale.

Shinjo Ito (1906-1989) nella sua produzione ha sempre tenuto insieme due aspetti fondamentali: religione e arte. Una ricerca spirituale che si condensa nell’immagine dello “scolpire” il Buddha all’interno del cuore delle persone.

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La regola di Scheimpflug

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Affrontare il discorso degli obiettivi decentrabili? Sì, ma prima occorre  capire perché sia importante, e a volte necessario, decentrare e basculare un obiettivo.

Abbiamo già parlato degli obiettivi grandangolari e quindi anche del problema delle linee cadenti. Questo problema può essere risolto grazie agli obiettivi decentrabili, i quali seguono la famosa regola di Scheimpflug:

Quando in un punto si incontrano il piano su cui giace il soggetto, il piano nodale posteriore dell’obiettivo e il piano focale si ottiene la piena messa a fuoco del soggetto indipendentemente dal diaframma utilizzato.

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1961-1989 Gli anni del Muro

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Si è aperta a Macerata a Palazzo Galeotti (Piazza Vittorio Veneto) la mostra fotografica 1961-1989 Gli anni del Muro che ripercorre gli anni della guerra fredda visti attraverso le immagini dell’agenzia Ullstein Bild e del quotidiano Süddeutsche Zeitung.

Fino al 31 gennaio in orario 17:00 / 19:30 sarà possibile visitare questa importante selezione di scatti che prendono in considerazione un aspetto particolare del Muro: la trasformazione dell’ambiente urbano, assediato, frammentato, militarizzato.

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La regola dei terzi

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La regola dei terzi è un metodo utilizzato inizialmente dai pittori, di cui la fotografia si è appropriata solo in un secondo momento. In sostanza è una regola di composizione in cui bisogna sezionare il fotogramma tracciando idealmente due righe in verticale e due righe in orizzontale, perfettamente parallele e posizionate alla stassa distanza.

Il fotogramma viene quindi diviso automaticamente in nove zone con quattro punti di intersezione. In corrispondenza di quei quattro punti bisognerebbe posizionare il soggetto per far sì che l’immagine sia più dinamica.

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