Bologna, una mostra per ricordare Fellini e i suoi film

Spread the love

dolce-vita-1La Dolce vita” è considerato il capolavoro di Federico Fellini, una pellicola immortale che sorpassa anni e mode, restando sempre uno dei migliori lungometraggi che la storia del cinema, italiano e non, abbia mai conosciuto. In pochi, invece, sanno che sono state realizzate foto del backstage che raccontavano per immagini l’evento in preparazione o che esistono ancora documenti e manifesti originali che meritano di essere visti. Per festeggiare l’artista riminese a mezzo secolo dalla nascita di quello che rappresenta il simbolo di un’epoca, dal 25 marzo al 25 luglio a Bologna sarà possibile visitare la mostra  dal titolo “Fellini. Dall’Italia alla luna“.

Immagini buffe o semplicemente notizie curiose saranno rese note durante la kermesse a ricordare, ad esempio, Anita Ekberg che nella famosa scena del bagno nella Fontana di Trevi a Roma, sotto l’abito elegante indossava degli stivali da pescatore che la proteggevano dal freddo della sera. La stessa attrice, tra l’altro, un anno prima, era stata immortalata per un rotocalco italiano e si era trovata vestita di bianco sempre all’interno della storica fontana. Nello stesso periodo di tempo e in collaborazione con il museo, la Cineteca comunale proporrà la rassegna dei film di Fellini per regalare ai suoi ammiratori una totale immersione nella cultura cinematografica della metà del secolo scorso. In più saranno proiettati pure i lungometraggi che lo ispirarono e saranno organizzati degli incontri con attori, intellettuali o semplici amici che lo conoscevano personalmente.

La mostra è curata dal critico Sam Stourdzé e arriva direttamente dal Jeu de Pomme di Parigi dove è stata accolta con un incredibile successo di pubblico, tanto che sono state almeno 450.000 le persone che hanno visto l’allestimento. In Italia, però, viene proposta con un titolo diverso e una sezione differente e, inoltre, saranno esposti anche i manifesti originali provenienti da una collezione privata e adesso acquisiti dalla Cineteca.

Lascia un commento