Alec Soth, il fotografo americano alla Triennale di Milano

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alecsothQuaranta scatti del fotografo americano Alec Soth sono attualmente in mostra alla Triennale di Milano fino al prossimo ventuno marzo. Le immagini riguardano in particolare due serie che hanno dato la vera fama all’artista statunitense e non sono mai state esposte in Italia. Si tratta di “Sleeping by the Mississippi” del 2004 e di “Niagara” del 2006. Visitando l’allestimento, inoltre, è possibile visionare parecchio materiale d’archivio che aiuta meglio a comprendere lo studio che ha portato Alec Soth a realizzare queste foto e a scrivere due libri ad esse associate. Per la Triennale, invece, si tratta di uno stesso filo conduttore, visto che da qualche tempo sta dedicando ampio spazio alla fotografia contemporanea, programma partito con l’esposizione Roger Ballen 1982-2009 che ha avuto un grande successo di pubblico.

I luoghi descritti per immagini sono emblematici degli Stati Uniti e raccontano la bellezza del famoso fiume e della natura che l’avvolge oltre che i suoi insediamenti e la particolarità delle cascate che sono in grado di lasciare senza parole qualunque persona abbia la fortuna di visitarle. La serie comunica, quindi, una sorta di flusso, un continuo scorrere che è anche il tema principale di un pò tutta la produzione di Soth. Un progetto che lui stesso commenta: “al di là del fatto che le fotografie sono fondamentalmente statiche, la ragione per cui io fotografo il mondo è per muovere. Il mio procedimento consiste nel muoversi attraverso il mondo. Io non cerco equilibrio ma voglio piuttosto farmi trascinare dalla corrente“.

L’evento è nato dalla collaborazione del museo francese Jeu De Paume con l’Agenzia fotografica Magnum, della quale è membro lo stesso Soth e con Contrasto, che ne è il rappresentante esclusivo in Italia. In questo specifico contesto, viene raccontata una America diversa dal solito: non più tutta insegne colorate, grattacieli e vita lussuosa ma ricca di paesaggi desolati e fuori dal mondo, che invitano alla spiritualità e alla comunione con la natura. La stessa che gli esseri umani incontrano quotidianamente e che osservano con occhio distratto, mentre piano piano rischiano inesorabilmente di distruggerla.

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