Scatti che raccontano storie di immigrazione

Spread the love

immigrati“Se questi sono uomini” è la mostra di Fabrizio Villa, dedicata all’immigrazione. Il fotoreporter, che da anni si occupa di giornalismo fotografico, racconta attraverso immagini e volti rassegnati, la triste storia di chi affronta viaggi costosi e rischiosi, nella speranza di cambiare vita. La mostra, organizzata dall’Assessorato Comunale alla Cultura del Comune di Catania, è ospitata nelle sale dello stesso palazzo siciliano dopo la fortunata esposizione avvenuta lo scorso novembre al Centro di arti visive Sikanie e resterà aperta fino al prossimo 16 gennaio.

Un punto di vista importante, raccontato visivamente, attraverso gli occhi di carcerati e migranti, afflitti dalla solitudine e dalla sofferenza, troppo spesso considerati solo come intrusi da mandare via e quasi mai osservati, almeno per un attimo, nella loro dimensione di fragilità umana. Il titolo stesso, “Se questi sono uomini”, prende spunto dal romanzo autobiografico di Primo Levi, trasportandone il significato al plurale proprio perchè è attraverso mille storie di emigranti, che si riesce a cogliere la sfumatura comune di una grossa situazione di disagio, di fronte alla quale si dovrebbe intervenire.

Fabrizio Villa, catanese di nascita, ha iniziato dal 1988 a documentare gli arrivi disperati di chi cerca la “Terra promessa” in Sicilia e, molto spesso, è costretto ad abbandonare il suo sogno. Accanto agli sbarchi, anche un veloce sguardo alle carceri italiane, sempre più popolate e, nella stragrande maggioranza, piene di carcerati stranieri. Dagli scatti si vedono, in particolare, un gruppo di islamici, ritratti durante il Ramadan. Lo stesso Villa, di fronte a queste immagini, commenta: “Spesso finiscoo in galera, solo per aver messo piede nel Paese delle “Meraviglie”, perchè l’immigrazione in Italia è diventata un reato”. Uomini che aspettano un futuro diverso e che attraverso una foto, comunicano al mondo un disperato bisogno di aiuto e d’amore, quello che non dovrebbe essere dimostrato soltanto durante il periodo festivo.

Lascia un commento