Shoah: a Catania una mostra fotografica

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shoahAuschwitz, lo spirito del luogo” è una mostra fotografica allestita nella Galleria di arte moderna delle Ciminiere, a Catania, dal maestro Vincenzo Catalano. Racconta con delicatezza, attraverso una serie di immagini, l’incredibile tragedia nazista e le atrocità compiute nei campi di concentramento. Foto di luoghi che hanno accolto i deportati, dove ancora è palpabile anche attraverso una istantanea il limite inimmaginabile della sofferenza umana che, purtroppo, si è consumata e che, in alcun modo, deve essere dimenticata dalle generazioni presenti e future.

“Arbeit mach frei”, il lavoro rende liberi”, è la frase simbolo di questo spaccato di storia che rende l’idea di un destino beffardo che ha colpito milioni di Ebrei di tutto il mondo. In questo contesto, Auschwitz- Birkenau è diventato il più grande museo a testimonianza della crudeltà della Shoah. L’allestimento comprende una interessante scenografia che riporta agli anni ’40 e ’45, periodo di sterminio per russi, polacchi, zingari, italiani per mano dei nazisti.

Il curatore della mostra, Vincenzo Catalano, ha così commentato quel periodo: ” I nazisti negli anni dello sterminio hanno cancellato i colori della natura. Per il decennio successivo alla fine della II Guerra Mondiale, i colori sono stati rubati dalla vergogna. Adesso la natura si è riappropriata dei luoghi teatro dell’orrore facendo cambiare fisionomia ad Auschwitz-Birkenau. Questa prospettiva è evidenziata negli scatti fotografici che fanno parte dell’esposizione”.

La mostra resterà aperta  fino al prossimo 28 febbraio ed ha avuto il patrocinio dell’Unione delle comunità Ebraiche Italiane e del Museo Statale di Auschwitz. L’allestimento è stato inaugurato dal presidente della Provincia regionale di Catania, Giuseppe Castiglione, che ha ribadito: ” Si tratta di una ricostruzione del lager polacco che permetterà ai giovani di confrontare le foto inedite e le riproduzioni delle baracche con le nozioni scolastiche. Un sistema didattico che permetterà di trasmettere alle nuove generazioni sensazioni e atrocità di un periodo storico da ricordare per non ricadere nelle atrocità della allucinazioni naziste”.

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