FotoFest 2010. La Biennale americana della fotografia

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Fotofest
Dal 12 marzo al 25 aprile 2010 a Houston, in Texas, va in scena FotoFest. Cinque curatori per la Biennale texana della fotografia, la più longeva e acclamata biennale negli Stati Uniti. Come al solito è molto ricca la programmazione. Il Meeting Place Portfolio Review per i giovani fotografi, la FotoFest Auction, con preziose fotografie all’asta, i laboratori e poi mostre, forum, incontri, film e cicli di proiezioni. Una Biennale interattiva dunque, che invaderà pacificamente l’intera città di Houston per un mese e mezzo.

Fred Baldwin, presidente e Co-fondatore della kermesse ha dichiarato: “pensiamo che sia arrivato il momento giusto per approfondire alcune tendenze affascinanti che sono emerse nella pratica della fotografia contemporanea in America. Qua uno di solito si aspetta che i lavori dei fotografi riflettano anche i cambiamenti, le sfide formidabili che interessano  il nostro paese”.

Con queste premesse si giustifica la scelta dei cinque curatori che sono stati chiamati a sviluppare mostre in maniera collaborativa. Si tratta di personalità di spicco, tutti nati negli States o US-based, e magari rappresentano, o hanno lavorato, con importanti musei americani e internazionali”. Si tratta di Charlotte Cotton (Los Angeles County Museum of Art; Edward Robinson), Natasha Egan (Museum of Contemporary Photography – Chicago), Gilbert Vicario (Des Moines Art Center –  Iowa; Museum of Fine Arts di Houston), Aaron Schuman (Seesaw magazine).

Una biennale ben radicata negli Stati Uniti, che proprio per questa ragione porta avanti una prospettiva interculturale, diversificata ed entusiasmante. FotoFest 2010 offre centinaia di esposizioni sparse per tutta la città di Houston. Musei, fondazioni, associazioni, gallerie commerciali, spazi di uffici aziendali e moti punti di vendita al dettaglio e ristoranti.

Fotofest negli anni è divenuta famosa per la creazione di un format – da molti copiato, per la valutazione dei portfolii. The Meeting Place è infatti lo spazio in cui sono protagonisti oltre 150 professionisti del settore provenienti dagli Stati Uniti e da altri 20 paesi, che passeranno in rassegna il lavoro di 500 artisti. Per molti di loro l’affermazione o anche soltanto una menzione critica a FotoFest, rappresenta un bel trampolino di lancio.

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