Gq, fotografare Lady Gaga è una esperienza unica

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Mentre da più parti giungono voci che Lady Gaga sarà addirittura un fenomeno musicale studiato all’interno delle università, lei Stefani Germanotta, con le sue origini palermitane continua a sconvolgere ed insieme appassionare l’America, con le sue performance e, soprattutto, con i suoi bizzarri travestimenti. In questo senso, fotografarla è davvero una esperienza surreale non solo per i fotografi, ma anche per coloro che osservano le immagini estasiati e che fanno puntualmente impennare le vendite. Se a delle istantanee ad effetto, si aggiunge sempre una intervista dai toni piuttosto caldi, lo scoop è servito, per il magazine e per l’artista, che fa impallidire persino un mostro sacro come Madonna. Questa volta, torna ad essereimmortalata da Gq e agguanta l’ennesima cover a un mese dalla tappa italiana del suo “Monster Ball Tour”. Una occasione per parlare della sua veloce ascesa musicale, a partire sulla scena burlesque di New York. Oggi tutti la vogliono e persino Giorgio Armani, ha creato per lei dei vestiti del tutto particolari.

Credo di avere il giusto concetto di pop e di sesso.– ha detto subito ai giornalisti che la intervistavano per il giornale – Ho fatto un gran disco, non c’è altro da dire e alla maggior parte dei fan interessa solo saltare dietro quel ritmo killer. Per me il lavoro non finisce con le canzoni. C’è la moda, la performance, e le vibrazioni di energia che rimbalzano negli occhi dei fan e mi tornano indietro”.

Per un attimo diventa meno raggiante e ricorda il suo passato, quando faceva uno spettacolo di strip tease havy metal e disco: “Salivo sul palco avvolta da cinghie di cuoio, con una frangia dietro la schiena che in teoria doveva coprirmi il culo, incendiavo lacca per capelli, ballavo i Black Sabbath e cantavo canzoni che parlavano di sesso orale. Ho frequentato la scuola cattolica, ma ho trovato me stessa nell’underground di New York”.

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