Fujifilm, ricomincia dalla X100

Il terremoto in Giappone ha creato non pochi problemi soprattutto alla produzione di fotocamere digitali, videocamere e quant’altro fa parte del settore della più sofisticate tecnologia. La maggior parte degli stabilimenti, almeno, alcuni tra i più importanti per la produzione, si trovavano proprio dall’area colpita pure dal tremendo tsunami che tutt’ora sta facendo temere per le centrali nucleari. Se il Paese del Sol Levante sembra in ginocchio tra morti e distruzione, le fabbriche cominciano a riaprire tra mille difficoltà e anche in mancanza di materie prime. E’ il caso, ad esempio, della Fujifilm che ha da poco dichiarato che riprenderà a produrre la X100.

Leggi il resto

Fotocamere Giappone: Sony ferma produzione, Nikon sbarca in Malaysia

Aveva provato a riaprire gli stabilimenti che si trovano dalle parti di Fukushima che sta registrando i danni peggiori del terremoto avvenuto lo scorso 11 maggio in Giappone, la Sony, ma dopo poche ore ha dovuto arrendersi. Oltre ai danni che hanno riguardato le strutture e la corrente elettrica ad intermittenza, il problema maggiore e al momento insormontabile, è costituito dalle materie prime. E’ impossibile trovare le principali, perchè a loro volta le imprese che le producevano sono ferme. In questo modo, mentre Nikon ha dovuto spostare la produzione delle reflex in Malaysia, per scongiurare una perdita in termini economici incalcolabile, Sony sta decidendo cosa fare.

Leggi il resto

Nikon e Sony potrebbero presentare nuove fotocamere

Non hanno ancora fatto in tempo a confermare l’eventuale ripresa della produzione nelle loro sedi principali in Giappone, che già aziende fotografiche come Nikon e Sony finiscono su tutte le pagine dei giornali per un altro motivo. Pettegolezzi e voci di corridoi, infatti, parlerebbero della possibilità che i colossi noti in tutto il globo, possano annunciare ufficialmente al pubblico diversi nuovi prodotti fotografici. In effetti, sembra difficile da credere visto che le principali strutture si trovano dalle parti di Fukushima dove sono stati registrati seri problemi alle centrali nucleari. In questi giorni, inoltre, è stata staccata l’erogazione di energia elettrica, per cui non è molto credibile che siano davvero pronte ad una simile novità.

Leggi il resto

Terremoto in Giappone e produzione fotocamere

E’ bastato un attimo, in un primo pomeriggio che sembrava come tutti gli altri in Giappone, per spazzare via vite, case e industrie. Tra queste soprattutto quelle che producevano oggetti di elettronica e tecnologia, non ultimo quelle che distribuivano nel mondo le migliori fotocamere esistenti. Si trovavano quasi tutte vicino Fukushima, dalla Canon, alla Panasonic, fino alla Sony e alla Nikon e il terremoto e, sopratttutto, il conseguente tsunami che ha creato seri danni alle centrali nucleari, ha imposto la chiusura immediata delle strutture.

Leggi il resto

Canon e Sony: in Giappone chiudono fabbriche dopo terremoto

Il terremoto in Giappone non ha risparmiato proprio niente e nessuno e, purtroppo, a vivere di un momento critico sono anche i colossi fotografici che proprio in questo tratto di mondo avevano le loro più grandi basi operative. La tragedia del sisma, il conseguente tsunami e ora il pericolo per lo scoppio delle centrali nucleari, costituiscono un pericolo davvero troppo grande e le fabbriche di Canon e Sony hanno deciso di chiudere. Una notizia che aiuta a fornire ulteriormente le proporzioni di quanto sta accadendo nel Paese. I grandi marchi dell’elettronica, quindi, hanno deciso di fermarsi almeno per ora.

Leggi il resto

Macchine fotografiche tascabili e vintage

exemode_sq28m

Venuto fuori abbastanza di recente il fenomeno della ‘odd photography‘ non riguarda, come si potrebbe tradurre letteralmente, fotografie strane e pazzesche, ma macchine fotografiche stravaganti nelle forme e nei colori.

Il sasso l’avevano lanciato i designer giapponesi di Superheadz, che nel maggio di quest’anno avevano fatto uscire una fotocamera innovativa, l’ Harinezumi. SI tratta di un oggetto che fin dalla nascita strizza l’occhio al mondo del vintage. Una fotocamera di fascia bassa, da 2-megapixel che produce immagini morbide e leggermente sfocate. Il display è riservato alla visualizzazione di immagini  e per scattare si torna a mettere l’occhio nel mirino. Una macchinetta in grado anche di registrare video, naturalmente con la possibilità di conferire un tocco vintage tipico delle vecchie clip da 8 millimetri.

Leggi il resto