Fotocamere Giappone: Sony ferma produzione, Nikon sbarca in Malaysia

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Aveva provato a riaprire gli stabilimenti che si trovano dalle parti di Fukushima che sta registrando i danni peggiori del terremoto avvenuto lo scorso 11 maggio in Giappone, la Sony, ma dopo poche ore ha dovuto arrendersi. Oltre ai danni che hanno riguardato le strutture e la corrente elettrica ad intermittenza, il problema maggiore e al momento insormontabile, è costituito dalle materie prime. E’ impossibile trovare le principali, perchè a loro volta le imprese che le producevano sono ferme. In questo modo, mentre Nikon ha dovuto spostare la produzione delle reflex in Malaysia, per scongiurare una perdita in termini economici incalcolabile, Sony sta decidendo cosa fare.

Il settore hi-tech in generale sta vivendo un momento molto buio, anche perchè era proprio il Giappone il fulcro della maggior parte di prodotti realizzati. Ci sono piccoli pezzi che, addirittura, si acquistavano solo ed esclusivamente dal Paese del Sol Levante. Secondo quanto ha riferito in un comunicato, la Sony avrebbe deciso di restare ferma almeno per qualche giorno ancora negli stabilimenti di Shizuoka, Aichi, Gifu e Oita, le filiali che realizzano in particolare fotocamere digitali, macchine fotografiche, televisori e telefoni cellulari. Questo comporta a livello di export giapponese, un danno enorme, ma non ci sono altre soluzioni sembra.

In ogni caso, non proprio tutto è perduto per lo stesso brand ed, infatti, è ripresa la produzione di batterie a Shimotsuke nella prefettura di Tochigi, a nord di Tokyo. Insieme a Sony, stanno penando pure moltissime altre strutture come Toyota, Honda ed altre aziende multinazionali. Tra i prodotti che mancano e indispensabili per realizzare nello specifico le auto, parti per gomme ed elettroniche.Toyota ha quindi annunciato il prolungarsi della sospensione della produzione per qualche giorno ancora fino a quando non si potrà procedere all’approvvigionamento. Disagi non indifferenti, lo ricordiamo hanno colpito poi Panasonic, Canon con una serie di stabilimenti chiusi e Toshiba.

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