Volti italiani-uguali diversi, in mostra a Roma dal 22 febbraio

L’Italia diventa, anno dopo anno, un paese diverso, multirazziale: le differenze si notano nei tratti somatici, negli accenti di chi sentiamo parlare, nei colori della pelle, nel modo di vestirsi. Questa evoluzione regala al Paese nuove opportunità e un nuovo modo di essere dinamico, tendenza che sarà evidenziata nella mostra che, dal 22 febbraio prossimo, sarà possibile visitare a Roma dal titolo “Volti italiani-uguali diversi”. Si tratta di un percorso di esposizioni fotografiche legate al complesso e problematico tema del continuo arrivo di nuovi popoli nel Belpaese, a volte però segno di una integrazione che gli altri Stati ci invidiano.

A Trastevere, presso la Casa della Memoria e della Storia della Capitale, i visitatori fino al 31 marzo potranno osservare attraverso scatti d’autore la diversità e nello stesso tempo l’uguaglianza di quelli che sono definiti “una nuova generazione di italiani”, ormai concittadini a tutti gli effetti. L’allestimento è stato ideato dal fotografo Giorgio De Camillis, il quale vuole comunicare concetti ancora più moderni di integrazione. L’idea vincente per un Paese che progredisce, infatti, è quella di lasciare ogni uomo libero di esprimere la propria cultura e il proprio essere, ovviamente nel rispetto della legalità, per creare una Italia multietcnica, dove ognuno è in grado di apprezzare la diversità altrui senza giudicarla.

Un viaggio per immagini molto emozionante, la cui prima edizione si è svolta a settembre a Treviso e ha incontrato un buon successo di pubblico. Questo secondo appuntamento romano, sarà realizzato anche grazie alla collaborazione della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza e l’Auser, Associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà Onlus. Se questo progetto dovesse essere apprezzato anche al centro Italia, potrebbe essere spostato nei prossimi mesi in città come Milano, Napoli e Palermo. E’ stata, inoltre, contattata pure l’Ambasciata Italiana in Sudafrica, che si è mostrata dosponibile ad accogliere la mostra nel periodo del Campionati del mondo, per diffondere un messaggio positivo di amore e fratellanza in un periodo di guerre e crisi economiche.