Sony World Photography Awards 2010, ancora un italiano vince un concorso internazionale

Spread the love

73819

Era già andato ad un italiano il premio al World Press Photo, nello specifico Pietro Masturzo e adesso è ancora il Belpaese a segnare una netta differenza nel settore della fotografia. Questa volta si tratta di Tommaso Ausili che ha vinto l’Iris d’Or, la più importante onorificenza ai Sony World Photography Awards 2010, organizzati annualmente a Cannes. Suo è anche il riconoscimento come miglior fotografo dell’anno. Una vittoria quasi prevista, in quanto lo stesso autore era già stato apprezzato pure allo stesso World Press Photo, dove si era aggiudicato un bel terzo posto, sempre con il medesimo reportage. In quel caso però la categoria di riferimento, era stata quella Contemporary Issue- Stories.

La vittoria è arrivata parlando della macellazione degli animali, attraverso immagini molto forti, proprio per sensibilizzare chi guarda rispetto alle atrocità legate al pasto finale che poi viene consumato nelle tavole di tutto il mondo. Non certo un invito a non consumare più carne, ma un momento per riflettere sulla caducità delle cose e sull’effimero concetto di vita. Lo stesso vincitore ribadisce che il suo non è un motivo per puntare il dito contro chi non è vegetariano, ma soltanto una provocazione che può portare alla presa di coscienza di quanto ad ogni azione corrisponda una conseguenza, positiva o meno che sia.

Stesso nome ma diverso cognome per un altro finalista, che è arrivato primo nella sezione Ritratti: Tommaso Bonaventura, aveva anche lui partecipato al WPP e si era piazzato primo nella categoria Arts and Intertainments, ma nel lontano 2004. Ha portato in gara una serie di foto dal titolo The Doubles of Mao, i sosia di Mao. Paolo Pellegrin, infine si è distinto nella categoria Arte e Spettacolo con delle immagini prodotte in occasione della cerimonia degli Oscar 2009. Undici le categorie fotografiche che hanno portato all’assegnazione di premi in denaro, ma anche inattrezzatura professionale.

Lascia un commento