Un volume fotografico per ricordare “Com’era Siena”

Spread the love

sienacomeraUn volume fotografico e ricco di cartoline d’epoca, un documento storico imperdibile per chi vuole conoscere di più una città da sempre molto amata da turisti e cittadini. Dopo sedici anni, torna nelle librerie il testo “Com’era Siena”, in seconda ristampa e promette di andare a ruba. La notizia, riportata sul sito sienafree.it, riguarda una vera e propria raccolta di materiale introvabile sul luogo a cura di Luca Betti e Alessandro Falassi.

La prima volta era stato messo in vendita nel 1994 ed era diventato un sorta di pietra miliare in merito alle informazioni sulla città, in quanto conteneva al suo interno tutto ciò che i suoi abitanti avevano visto, sentito e vissuto nell’ultimo secolo. Adesso ritorna praticamente con la stessa veste grafica a far compiere un intenso viaggio all’indietro ai lettori che saranno interessati a sfogliarne le pagine. Del resto, l’esigenza di ristamparlo si è resa necessaria visto che è richiesto in continuazione all’interno delle librerie e la voglia di curiosi e appassionati di rivedere la Siena di un tempo sembra non essersi mai spento negli anni.

Sessantasei immagini, quindi, la raccontano in modo unico e originale cercando di rispettare ogni più profonda tradizione. Si tratta, nello specifico, di documenti di alto interesse storico, prodotti negli Anni Sessanta e che uniscono il lavoro di professionisti della fotografia, ma anche di appassionati che hanno, in tal modo, voluto rendere omaggio a Siena. Una fatica assolutamente apprezzabile, visto che in quel periodo erano necessari maggiori sforzi, soprattutto economici, rispetto ad oggi che l’arte della fotografia è diventata quasi alla portata di tutti.Eppure anche senza le tecnologie odierne e con mezzi sicuramente più semplici, sono stati prodotti degli scatti che riescono ad emozionare chi guarda le foto e le cartoline contenute nel volume e, più di mille parole, raccontano di una terra bellissima, di un popolo felice di vivere in questa parte d’Italia e desideroso di ricordare a lungo le proprie radici.

Lascia un commento