E’ morto Jim Marshall, il fotografo delle icone del rock

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jim-marshallSi è spento a settantaquattro anni e con lui va via praticamente un’epoca fatta di foto e immagini d’autore realizzate alle più grandi icone del rock. Gli artisti di questo genere di musica, infatti, devono anche a lui una piccola parte del loro successo, dato che i suoi scatti hanno fatto il giro del mondo, raccontando volti, emozioni, vicende e suggestioni. In realtà con la sua morte, scompare uno degli ultimi grandi artisti legati alla musica Made in Usa, anche se ancora non sono state rese note le cause del decesso, confermato comunque al “New York  Times” dal suo agente Peter Blachley, della Morrison Hotel Gallery.

Secondo quanto si è appreso, Marshall sarebbe morto nel corso di un viaggio di lavoro per la promozione dell’ultimo libro “Match Prints“, lasciando a parlare al suo posto tutte quelle immagini che hanno lanciato nell’universo delle stelle della musica artisti come Johnny Cash, Bob Dylan con Pete Seeger, Janis Joplin, Jimi Hendrix, Miles Davis, Jim Morrison, Ben Harper e gli Who. La sua carriera ebbe inizio in giovane età, intorno agli anni Cinquanta e sin da subito riuscì a farsi amare ed apprezzare per il suo talento, non soltanto da esperti del settore ma anche dagli stessi protagonisti degli scatti che amavano collaborare con lui. Nato a Chicago nel 1936, si spostò parecchio per via del suo lavoro e, dopo aver collaborato a New York con l’Atlantic e la Columbia, si trasferì in California, a San Francisco, dove proseguì la sua ascesa che lo portò ad avere una carriera folgorante.

Marshall fu persino di ispirazione per il regista Francis Ford Coppola, che creò a sua immagine il personaggio del fotografo  interpretato da Dennis Hopper in “Apocalypse Now”. Con l’ultimo libro che stavo presentando, improvvisava un dialogo per immagini e parole con l’amico e collega Timothy White. Insieme avevano selezionato più di cinquanta foto da inserire nel testo.

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