Lily Collins su Vogue: onnipresente chiaroscuro

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lily collins vogue

Lily Collins è un soggetto davvero particolare da riprendere. Bellissima ragazza, possiede determinate caratteristiche che rendono ogni suo ritratto davvero incredibile. Con i giusti effetti è possibile scattarle dei servizi fotografici definibili storici.  Come è accaduto giocando con il chiaroscuro per il servizio di Vogue sul Met Gala 2013.

Met Gala = Punk.  Su questo non ci piove. La rassegna ci ha regalato dei look davvero incredibili. Vogue ha deciso di seguire questa giovane stella del panorama hollywoodiano (tra l’altro figlia del cantautore Phil Collins, N.d.R.) nella preparazione e nell’arrivo alla serata di gala con il fidanzato Jamie Campbell Bower. Nota di colore niente male se si pensa che il giovane attore non è altro che un collega di set del precedente ragazzo dell’attrice, Taylor Lautner. Detto questo, e ritornando a parlare di fotografia, dell’intero servizio, le foto (tutte tranne due) che giocano sul chiaroscuro e sul “bianco e nero” sono quelle decisamente più evocative, a prescindere dalla posa del soggetto e del trucco utilizzato.

Partire da Lily Collins significa partire da una buonissima base a livello estetico. Il fotografo Kevin Mazur è riuscito poi ad esaltare quelli che sono i suoi punti forti, come la forma del viso, una fisicità sinuosa ma armoniosa. E’ riuscito addirittura a dare il giusto risalto positivo alle sopracciglia così folte e particolari di Lily, che se da una parte sono quasi il suo marchio di fabbrica, dall’altro risultano in alcuni casi davvero anti-estetiche. La scelta di un determinato di luce, l’aver eliminato i colori da al servizio fotografico per Vogue quell’atmosfera da Grande Gatsby che si sposa perfettamente con il mondo punk che il Met Gala vuole rappresentare. Sia sola che in coppia, vestita o in accappatoio, la Collins fa una bellissima figura.  Come le foto dimostrano ampiamente. Il servizio di Vogue? Azzeccatissimo  anche senza strafare come al solito.

Photo Credit | Vogue

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