E’ Chiara Tocci, la giovane fotografa vincitrice della nona edizione del Premio Marco Pesaresi

Spread the love

Si chiama Chiara Tocci e a soli 28 anni è riuscita ad incantare la giuria, portando a casa il meritatissimo Premio Marco Pesaresi, una borsa di studio che ricorda proprio il fotografo riminese scomparso nel 2001. La kermesse, giunta alla nona edizione, prevedeva l’assegnazione di un premio di 5.ooo euro ad un reporter italiano entro i quarant’anni, affinchè potesse meglio coltivare il proprio talento. La giovane artista, ha presentato il progetto “Life after Zog” e ha sbaragliato tutti gli altri concorrenti. Il nome della vincitrice, con una punta di commozione, è stato comunicato da Denis Curti, direttore dell’Agenzia Contrasto, il quale ha sottolineato il legame affettivo che lo unisce come un sottile filo al Festival di Savignano e allo stesso autore scomparso.

La mancanza di Marco Pesaresi si è fatta sentire in questi anni e non soltanto da chi ne apprezzava l’arte e l’argomento affrontato dalla vincitrice, sembra idealmente ricalcare questo sentimento, parlando proprio della lontananza. La Tocci conosce bene questo tema, visto che attualmente non vive più nel Belpaese ma a Cardiff in Inghilterra. Distante dalla sua città natale che è Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, si divide affettivamente e professionalmente tra i due Paesi ed, infatti, all’annuncio del premio si trovava proprio nel Galles.

Il lavoro premiato ha preso forma negli anni Novanta, quando la ragazza ha assistito personalmente agli sbarchi degli albanesi sulla costa pugliese, riuscendone a carpire struggimenti e sensazioni profonde. Da qui la decisione di conoscere da vicino la storia di queste persone che cercano di cambiare la loro vita, ma sono costrette ad abbandonare per sempre il loro luogo di origine. La giuria ha motivato la decisione con un commento molto interessante, esaltandola “per la capacità  di raccontare la sua ricerca con un insieme di lirismo e contemporaneità. Colpisce il linguaggio diretto e sincero verso il soggetto che diventa immediatamente documento”.

Lascia un commento