Caterina Murino, tra foto e racconti

In Italia è molto conosciuta soprattutto per avere interpretato il ruolo di Bond Girl, ma Caterina Murino che ha un passato pure come letterina guarda al futuro e si racconta nel corso di un servizio fotografico per Max. L’attrice, sempre più sexy e bella racconta della sua vita e mentre si lascia immortalare conferma dei “no” che ha detto a Hollywood, nel momento in cui stava per essere lanciata come la nuova Megan Fox e coglie l’occasione anche per parlare del cinema italiano. Non è contenta assolutamente del metro di paragone utilizzato per far lavorare gli artisti e attacca: “Da noi lavorano sempre gli stessi e non ci sono ruoli per me”.

Con i “cugini d’Oltralpe” si trova bene, ma sembra esserci un tocco di insoddisfazione in lei, che forse i lettori di Max dopo aver visto queste meravigliose immagini, non noteranno nemmeno: “La Francia io non l’ho scelta. Sono venuti loro a cercarmi. Da allora, è stato un film dopo l’altro e ogni volta un successo. Devo dire grazie di esistere al cinema francese. Senza di loro, avrei già da un pezzo mollato questo mestiere. Ancora oggi non lavoro in Italia. Non mi cercano”.

Tra uno scatto e l’altro, poi continua dicendo: “i talenti non mancano, manca la volontà politica. Mi piacciono molto Gabriele Muccino e Michele Placido, e sono una grande amante di Marco Tullio Giordana… in Sorrentino invece rivedo il mio limite, non sento l’abbandono. Non c’è poesia, non c’è magia nel suo cinema, è tutto calcolato”. Categorica sui colleghi italiani: “Abbiamo quei venti grandi attori, sempre gli stessi, che ruotano in continuazione, gli Accorsi, le Puccini, i Favino…”. Non sembra esservi molto posto per lei fuori dalle foto sui giornali nel Belpaese, nonostante abbia abbastanza esperienza: “Miss Italia, letterina di Gerry Scotti, Bond Girl, non rimuovo nulla, oggi sono il risultato di quegli anni. Ho rifiutato tanti copioni americani dove ero la bellona di turno, mi avrebbero proiettato a Hollywood come la nuova Megan Fox, ma erano film moralmente inesistenti”.