Fotocamera Spaziale con Sensore da 3.2 Gigapixel

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Un progetto complesso e ingegnoso ma probabilmente prossimo alla realizzazione. Il National Accelerator Laboratory dello lo SLAC (Stanford Linear Accelerator Center) ha ottenuto l’ok dal Department of Energy per poter iniziare a realizzare la  fotocamera digitale con la massima risoluzione di sempre, 3.2 Gigapixel (3.2 miliardi di pixel). a cosa servirà un simile dispositivo? Di sicuro, il Large Synoptic Survey Telescope come è stata chiamata la  super fotocamera digitale avrà un compito molto importante per la scienza e per lo studio delle stelle, ma in qualche modo sarà fruibile a tutti. Si perché riuscirà a controllare ogni settimana il cielo visibile e produrrà immagini visibili al pubblico.

In poco meno di dodici mesi sarà in grado di raccogliere dati totali per 6 milioni di gigabyte. A livello tecnico, quindi, la macchina fotografica potrà contare su189 sensori e raggiungerà un peso superiore alle tre tonnellate. Se non ci saranno intoppi di sorta, insomma, la costruzione a pieno ritmo inizierà intorno al 2014. Tanto per cominciare, sono già iniziati i lavori per la realizzazione dello specchio principale da 8,4 metri.

Per gli astrofisici è un momento importante e se per chi non si occupa del settore la notizia può anche non impressionare, lo stesso non si può dire per chi con la scienza ha a che fare direttamente tutti i giorni. Gli esperti sono infatti emozionati e confermano:  “la fotocamera rivoluzionerà le nostre conoscenze intorno alla struttura dell’universo e alle leggi che lo governano” . Queste le parole di Tony Tyson, professore di fisica all’Università della California nonché direttore del LSST. Di fronte a tali peculiarità, le nostra macchina fotografiche appaiono come dei giocattolini ma, nel frattempo, ci fanno pensare a quanto l’uomo con il suo ingegno e intuizione sia in grado di realizzare grandi opere che lo accostano a settori in fondo poco conosciuti ancora oggi come l’universo e il cielo.

 

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