La fotografia digitale e gli smartphone, boom nel 2014?

Spread the love

Smartphone

Un boom di fotografi, anche professionisti, dotati di smartphone invece che di macchine fotografiche digitali canoniche? Si, è possibile. Anche se non in modo esclusivo. Le abitudini della popolazione stanno cambiando: tutti scattano foto con qualsiasi mezzo. Ed i professionisti non sembrano immuni da questa malattia.

Non siamo noi a dirlo, ma gli esperti in fotoreporting e fotografia a notare come sempre di più, nel settore, le foto che si trovano a finire sui siti specializzati o all’interno di servizi di una certa importanza provengano proprio dagli smartphone. Ovviamente non parliamo di servizi fotografici canonici come quelli legati alla copertina di una rivista o ad un particolare prodotto. Ma quando si parla di paesaggi e di cronaca, non sempre fotografia digitale fa rima con reflex o compatte. Questo è un fatto. Basta pensare, come riporta anche il Corriere della Sera, a personaggi di spicco come Stefano Pesarelli, che quest’anno ha passato gli ultimi tre anni a lavorare ad un reportage fotografico completamente eseguito con l’iPhone.

E se pensiamo ai nuovi smartphone in uscita, con sensori da 20 Mpx in dotazione, appare abbastanza comprensibile come possa essere prevedibile un boom di utilizzo dello smartphone in diversi contesti della fotografia digitale. Il mercato poi ce lo conferma: crescono le vendite dei cellulari di alta fascia e calano quelle delle fotocamere digitali compatte, in particolare le entry level. Lo ripetiamo da settimane: qualcosa è destinato ancora a cambiare. E sono le stesse aziende produttrici, sia di smartphone che di macchine fotografiche a farsi portavoce di questi cambiamenti. La Nokia sta aprendo sempre di più alla fotografia digitale, proprio come fece nei primi anni dello scorso decennio, quando decise di sperimentare diverse soluzioni. Ed altrettanto stanno facendo interlocutori come la Nikon, impegnati in transizioni molto importanti, per quanto strane, verso la telefonia. Sarà boom il prossimo anno? Non lo sappiamo, ma aspettatevi qualche novità.

 

Lascia un commento