I quadri di Caravaggio: un fotografo le trasforma in moderne ma fedeli immagini

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Quando si dice “potenza delle immagini”..grazie all’intuito e alla bravura di un fotografo, adesso rivivono in chiave moderna ma fedele, alcuni tra i più importanti e famosi quadri del Caravaggio. La reinterpretazione di otto capolavori, in particolare, è avvenuta ad opera di Giuseppe Zanoni, di Porto Ercole, che insieme alla giornalista tedesca Annegriet Camilla Spoerndle e all’architetto Giacomo Pietrapiana, ha preso parte ad un innovativo progetto. Le luci e la composizione artistica degli originali non sono state modificate e tutto è stato riprodotto seguendo alla lettera quello che lui stesso aveva pensato per la realizzazione di quelle che ormai sono testimonianze immortali che il tempo non sbiadisce e che fanno parte di mostre continue ed itineranti in giro per l’Italia e per il mondo.

Studenti, pensionati, maestre e pescatori, oltre che abitanti della sua terra d’origine: tutti sono stati coinvolti dal fotografo che non si è risparmiato per portare a termine questa singolare iniziativa. Del resto, ottenere un buon risultato era difficile, molto più facile invece era rischiare di far sembrare il tutto una squallida parodia moderna di quadri irripetibili. Quello che è riuscito a mostrare al pubblico, è invece un prodotto rispettoso e piacevole alla vista. Per osservare con i propri occhi i particolari di quanto scritto, ci si può collegare al sito: www.caravaggio2010.it.

Il materiale tecnico usato ha reso ancora più “epica” l’impresa: è stata scelto, infatti, il banco ottico a lastre, la prima storica macchina fotografica, senza l’aiuto di nessun strumento digitale.  Lo stesso Zanoni, ha dichiarato a questo proposito: “Io sono nato dove Caravaggio è morto e sono sempre stato affascinato dalla potenza fotografica dei suoi quadri, dei suoi modelli e dei giochi con le luce e con le ombre. Gliu studi di Roberta Lapucci, hanno poi confermato e catalizzato la mia idea sul Caravaggio fotografo. Abbiamo così cominciato a sviluppare le prime idee sulle opere”.

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