Lindsay Lohan servizio fotografico: in autunno al cinema

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Promette di tornare a lavorare prima possibile:  il cinema è la sua passione e il passato fatto di eccessi, giura, che si è allontanato definitivamente. Lindsay Lohan, del resto, poco comprende tutto questo accanimento su di lei, visto che non ha fatto del male a nessuno se non a se stessa, dimenticando che un personaggio del suo calibro, a Hollywood non può avere una vita privata. In più, recentemente è stata accusata di furto anche se continua a proclamarsi innocente: “Non ho rubato quella collana”. In occasione del suo venticinquesimo compleanno promette di regalarsi una nuova vita e maggiore serenità.

Torna intanto a lasciarsi fotografare splendida e ammiccante per Vanity Fair, ormai alla fine arresti domiciliari nella sua casa di Los Angeles per l’evento che l’ha coinvolta in gioielleria: “Ho scelto di non dichiararmi né colpevole né innocente, altrimenti rischiavo di finire in prigione senza, lo ribadisco, aver fatto niente. Lei ha visto i miei gioielli: le sembra che abbia bisogno di andare in giro a rubare? La convocazione in tribunale dopo il test sull’alcol, poi, non aveva fondamento. Chi ha cercato di incastrarmi aveva torto: lo ha detto anche il giudice”.

 

Sta per arrivare o no la fine del tunnel? Secondo lei si e presto potrà essere libera:“Finalmente posso uscire di casa, e inizierò subito a prestare volontariato al Centro di accoglienza femminile che si trova qui a Los Angeles. È un posto dove le donne possono cercare di ricostruire le loro vite. Peccato che non ci siano anche bambini: mi sarebbe piaciuto lavorare con loro, sono la mia passione. Alla fine di agosto terminerò il volontariato, e a ottobre comincerò a lavorare. Spero di passare i prossimi anni sul set. Eravamo a East Hampton, le foto erano per Vogue Bambini, la mia prima copertina. Per essere su quel set, avevo supplicato mia madre di dire alle maestre che ero malata. Ricordo benissimo la sensazione di quelle prime volte di fronte alla macchina fotografica: lo adoravo, letteralmente. Da ragazzina pregavo la mamma di portarmi ai provini. Mio padre non ha mai fatto davvero parte della mia vita, ma mia madre è sempre stata lì, l’unica persona su cui ho potuto contare”.

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